La riclassificazione dello Stato patrimoniale

24/02/2022

Lo Stato patrimoniale svolge una duplice funzione:
  1. ha il compito di evidenziare, ad una determinata data, la composizione del patrimonio e la consistenza del capitale netto;
  2. esso consente di evidenziare la correlazione che esiste fra gli investimenti attuati e le fonti di finanziamento necessarie per sostenerli.
Lo Stato patrimoniale si presta dunque ad una duplice lettura e si possono individuare due logiche su cui fondare la sua riclassificazione: una finanziaria ed una funzionale.
Il criterio finanziario evidenzia l’attitudine che ogni singolo bene ha di trasformarsi in liquidità entro un termine convenzionalmente annuale. Esso vuole attestare la capacità di fare fronte agli impegni nel breve periodo.
Il criterio funzionale si basa invece sulla connessione che i singoli beni presentano con lo svolgimento dell’attività aziendale e su come essi si collocano rispetto alle diverse aree gestionali. Lo scopo è di mettere in luce il rapporto che intercorre fra impieghi di capitale e fonti di finanziamento per la composizione e l’equilibrio. Il criterio funzionale non esclude la logica finanziaria, anzi potrebbe essere il più completo fra i due, dato che associa entrambe le chiavi di lettura.

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