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Piano Transizione 4.0 e credito d'imposta: chiarimenti in merito al modello di comunicazione
Piano Transizione 4.0 e credito d'imposta: chiarimenti in merito al modello di comunicazione
07/01/2021
Nell’ambito della ridefinizione degli incentivi fiscali collegati al “Piano nazionale Transizione 4.0”, la legge 27 dicembre 2019, n. 160 del 2019 ha previsto che le imprese che si avvalgono dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali di cui agli allegati A e B della legge n.232 del 2016, del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica nonché del credito d’imposta per le spese di formazione 4.0 effettuino una comunicazione al Ministero dello Sviluppo economico.
In proposito, con l’approssimarsi della data del 31 dicembre 2020, che costituisce il termine ultimo per l’effettuazione o la “prenotazione” degli investimenti in beni strumentali, nonché, nella generalità dei casi, il termine di chiusura del periodo d’imposta agevolabile ai fini del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design e ideazione estetica e ai fini del credito d’imposta per le spese di formazione 4.0, sono giunte numerose richieste di chiarimento in ordine ai contenuti, alla tempistica e alla portata di tale comunicazione.
Al riguardo, si ricorda che, come espressamente previsto dalla norma, la comunicazione è funzionale esclusivamente all’acquisizione da parte del Ministero dello Sviluppo economico delle informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative; in tal senso, è previsto che l’invio della comunicazione avvenga da parte delle imprese su base volontaria e in ottica collaborativa.
Pertanto, come già chiarito da questo Ministero in una precedente “Avvertenza” pubblicata nella sezione del portale istituzionale dedicata al Piano, si ribadisce che sia il diritto all’applicazione delle discipline agevolative e sia l’utilizzo in compensazione dei relativi crediti
non sono in alcun modo subordinati al suddetto invio.
Ciò ricordato, si precisa che è in corso di predisposizione l’apposito decreto direttoriale per l’indicazione del contenuto, delle modalità e della data, nel corso del 2021, a partire dalla quale le imprese potranno effettuare l’invio della comunicazione in questione.
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