porta insito in sé il concetto di struttura ad alto livello, ovvero di struttura dello standard tale da renderlo compatibile e facilmente sovrapponibile allo schema di eventuali altri sistemi di gestione (es. Ambiente e Sicurezza), mettendo realmente in primo piano il contesto in cui opera l’Organizzazione stessa.Il concetto di fondo è che gli standard che regolano la certificazione dovrebbero fondersi e lavorare in forma armonica, favorendone l'adozione progressiva attraverso l'eliminazione degli aspetti ridondanti ed in sovrapposizione: la visione del nuovo quadro normativo focalizza una governance di impresa sostenuta in forma più completa ed integrata dalla struttura delle norme, in passato molto più settorializzate.
viene richiesto alla Direzione Aziendale di focalizzare lo scenario di mercato ed il contesto operativo della propria attività, comprendendo in tale valutazione anche le c.d. “parti interessate” cioè tutti coloro (clienti, fornitori, personale e società esterna) che possano ricevere ed apportare effetti sull'organizzazione e sui propri processi. Bisogna utilizzare tale valutazione come elemento di input nella pianificazione del sistema di gestione per la qualità e dei suoi obiettivi.
è ora infatti di primaria rilevanza identificare i rischi e le opportunità (una visione più ampia di quella attuale, che include anche aspetti positivi) che potrebbero avere un impatto sull’operato dell’Organizzazione e sulle performance del Sistema di Gestione per la Qualità, incoraggiando così una maggiore attenzione degli “stakeholder” interni ed esterni come parte attiva ed integrante dell’adozione di un Sistema di Gestione della Qualità basato sul rischio.Tutto ciò permette quindi di pianificare azioni coerenti per gestire tali aspetti, ed elevare così il livello di visione strategica.In definitiva, tale approccio permette di porre l’accento su un aspetto fondamentale prima d’ora mai considerato: la “business continuity”, ovvero il mantenimento sicuro ed efficace della piena operatività aziendale.Adottare un approccio risk based rende, infatti, un’Organizzazione proattiva e non reattiva, riducendo e/o impedendo effetti indesiderati e promuovendo il miglioramento continuo.
a questo si affianca una nuova idea di Direzione che deve ora nei fatti e non solo con un approccio formale dimostrare un reale coinvolgimento nel Sistema di Gestione della Qualità.La nuova norma abbandona infatti la figura del “Rappresentante della Direzione” coinvolgendo esplicitamente il “Top Management” ed enfatizzando le responsabilità della Direzione in termini di supporto e motivazione delle risorse nel processo di attuazione del sistema di gestione e nel suo mantenimento attivo in azienda.
infine, l’ultima principale modifica introdotta è relativa a nuovi requisiti per la gestione della documentazione: i termini “procedura documentata” e “registrazione” utilizzati nella ISO 9001:2008 sono stati entrambi sostituiti nella ISO 9001:2015 dall’espressione "informazione documentata".Le Organizzazioni sono da oggi quindi più libere di poter scegliere le modalità più adeguate per redigere, controllare e conservare la documentazione inerente la propria operatività, determimando il livello ed il tipo di documentazione necessaria per controllare il proprio Sistema di Gestione Qualità.
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