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Emilia Romagna: Contributi alle imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
Emilia Romagna: Contributi alle imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
24/10/2025
BENEFICIARI
Imprese singole o associate che svolgono
attività di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agricoli
compresi nell'Allegato I del TFUE, esclusi i prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
Sono escluse anche le imprese che effettuano la sola commercializzazione e le imprese in difficoltà.
Le risorse complessivamente disponibili (
60 milioni
) sono ripartite tra i seguenti settori/raggruppamenti di settori, per ciascuno dei quali verrà approvata una specifica graduatoria, come di seguito riportato:
Lattiero – caseario: 11.400.000 euro
Comparto bovini: 1.200.000 euro
Comparto suini: 12.600.000 euro
Comparto avicoli e uova: 3.000.000 euro
Settore ortofrutticolo, compreso patate: 13.800.000 euro
Settore vitivinicolo: 6.000.000 euro
Settore seminativi: cerealicolo e bieticolo-saccarifero 5.400.000 euro
Raggruppamento settori oleoproteaginose, foraggere, sementiero: 3.000.000 euro
Altri settori (olio d’oliva; ovicaprino - carne e latte; cunicolo; equino; bufalino – carne e latte; miele e derivati; aceto balsamico; vivaismo; frutta a guscio; canapa; mangimistico; prodotti in uscita non Allegato 1 del Trattato): 3.600.000 euro
PROGETTI AMMISSIBILI
I progetti presentati dovranno perseguire uno o più delle seguenti finalità specifiche:
Azione 1
a) valorizzazione del capitale aziendale attraverso la realizzazione, ristrutturazione, ammodernamento di impianti e strutture di cernita, lavorazione, conservazione, stoccaggio, condizionamento, trasformazione, confezionamento, commercializzazione dei prodotti della filiera agroindustriale;
b) miglioramento tecnologico e razionalizzazione dei cicli produttivi, incluso l’approvvigionamento e l’efficiente utilizzo degli input produttivi, tra cui quelli energetici e idrici, in un’ottica di sostenibilità;
c) miglioramento dei processi di integrazione nell’ambito delle filiere;
d) adeguamento/potenziamento degli impianti e dei processi produttivi ai sistemi di gestione della qualità e ai sistemi di gestione ambientale, di rintracciabilità e di etichettatura del prodotto;
e) miglioramento della sostenibilità ambientale, anche in un’ottica di riutilizzo dei sottoprodotti e degli scarti di lavorazione,
f) conseguimento di livelli di sicurezza sul lavoro superiori ai minimi indicati dalla normativa vigente;
g) aumento del valore aggiunto delle produzioni, inclusa la qualificazione delle produzioni attraverso lo sviluppo di prodotti di qualità e/o sotto l'aspetto della sicurezza alimentare;
h) apertura di nuovi mercati.
Azione 2
Installazione di impianti per la produzione di energia elettrica e/o termica da fonti rinnovabili, limitatamente all’autoconsumo aziendale, ovvero per il recupero del calore prodotto da impianti produttivi.
Gli investimenti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili devono rispettare i seguenti requisiti:
a) la produzione di energia da fonti rinnovabili è commisurata al fabbisogno energetico totale dell’azienda. Gli impianti per la produzione di energia elettrica non possono superare la capacità produttiva massima di 1 MWe mentre per gli impianti per la produzione di energia termica il limite massimo è di 3 MWt.
b) gli investimenti per la produzione di energia da biogas/biomassa devono utilizzare risorse naturali rinnovabili (con l’esclusione di colture dedicate) e/o sottoprodotti e scarti di produzione del beneficiario o di produzioni agricole, forestali o agroalimentari di altre aziende, operanti in ambito locale. Le risorse naturali rinnovabili utilizzate negli impianti per la produzione di energia da biogas/biomassa dovranno essere reperite entro un raggio di 70 Km rispetto alla sede dell’impianto.
c) la produzione elettrica da biomasse deve avvenire in assetto cogenerativo, con il recupero di una percentuale minima di energia termica del 20%.
d) la produzione di energia da biomasse deve rispettare gli eventuali requisiti di localizzazione, di rendimento/emissione stabiliti nella specifica normativa di tutela della qualità dell’aria;
e) la produzione di energia da biomasse deve utilizzare solo i combustibili di cui al D. Lgs 152/2006 - allegato X alla parte V, parte II sez. 4, lettere b), c), d) ed e) in cui tra, l’altro, viene escluso l’utilizzo di colture dedicate;
f) gli investimenti previsti sono conformi con il Pacchetto legislativo “Energia pulita per tutti gli europei” e, in particolare, con i criteri di sostenibilità della Direttiva (UE) n. 2018/2001.
Per assicurare una ricaduta positiva e duratura dell’investimento sui produttori agricoli di base, la materia prima utilizzata per l'attività di trasformazione e commercializzazione acquistata/conferita da soggetti terzi deve provenire dai produttori agricoli singoli o associati.
I progetti approvati dovranno essere ultimati entro 12 mesi dalla comunicazione dell'atto dirigenziale di concessione del contributo.
SPESE AMMISSIBILI
costruzione e ristrutturazione di immobili;
acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature;
spese generali connesse alle precedenti voci di spesa quali onorari di professionisti/consulenti e studi di fattibilità connessi al progetto. La percentuale massima ammissibile delle spese generali è definita nelle disposizioni comuni
le spese per investimenti immateriali, connessi agli investimenti di cui al punto precedente, quali: acquisto di software, creazione e/o implementazione di siti internet, acquisto di brevetti e licenze.
Rientrano nelle spese ammissibili anche gli investimenti finalizzati al commercio al dettaglio di prodotti prevalentemente aziendali, in locali attigui agli impianti di lavorazione
La spesa minima ammissibile di un singolo progetto è definita in
euro 100.000,00
. La spesa minima ammissibile è ridotta ad euro 50.000,00 nelle zone svantaggiate; per il
settore vitivinicolo
i progetti dovranno avere una dimensione finanziaria minima superiore a
€ 2.000.000,00
.
La spesa massima ammissibile è definita in euro 3.000.000,00 per progetti singoli, mentre viene definita in euro 5.000.000,00 per progetti presentati da soggetti aggregati.
AGEVOLAZIONI
Contributo a fondo perduto par al
40%
delle spese ammissibili per l'Azione 1 e pari al
50%
delle spese ammissibili per l'Azione 2.
SCADENZA
Le domande di sostegno dovranno essere presentate entro il termine perentorio delle
ore 13 del 28 novembre 2025
Bando a procedura valutativa.
precedente:
REGIONE LOMBARDIA: BANDO INVESTIMENTI “LINEA MICROIMPRESE 2025”
successivo:
PR Veneto FESR 2021-2027 - Finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo realizzati in aggregazione tra imprese
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