Credito d’imposta R&S 2015-2020, novità in arrivo?

22/11/2018

Il Parlamento Italiano dovrà, a breve termine, approvare la Legge di Bilancio. In merito ai contributi e alle agevolazioni alle imprese, sono in bozza alcune importanti modifiche al credito d’imposta R&S 2015-2020 istituito dall’art. 3 del DL 23/12/13 N. 145 convertito con modifiche dalle legge 21 Febbraio 2014 n. 9. 

La prima importante modifica, già a partire dai costi 2018, riguarda il “ritorno” quasi all’origine delle aliquote agevolative di calcolo del credito d’imposta con ulteriori specifiche e differenze per tipologia di rapporto di lavoro per il personale e tipologia di ente per le spese di ricerca commissionate a terzi. Nel dettaglio non più unica aliquota al 50% ma anche al 25% (sempre calcolata sull’eccedenza dei costi rispetto alla media 2012-2013-2014); in particolare la percentuale del 50% si applicherà alle spese di personale titolare di rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, ma non al personale titolare di altri rapporti di lavoro (autonomi, collaboratori, etc.), al quale si applicherà la percentuale del 25%. Discorso simile per le spese di R&S affidate a terzi: Università, enti e organismi equiparati, start-up e PMI innovative, con aliquota del 50%, e quella affidata ad altri soggetti-imprese al 25%. 

Nota positiva solo dal 2019, a parziale compensazione derivante dalle modifiche di aliquota suddette, deriva invece dall’ammissibilità ai fini delle rendicontazione dei costi di R&S quelli sostenuti per l'acquisto di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di R&S, anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota.

Non resta che attendere l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio per verificare se le novità suddette contenute nella bozza della manovra di bilancio al 31-10-18, saranno confermate o oggetto di ulteriori modifiche.
 
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