Certificazione della parità di genere

02/05/2022

Alla luce di quanto esposto nell'art.5 della legge n°162/2021, si prevede l’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2022, della Certificazione della parità di genere, la quale attesterà le misure adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere. Secondo la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, adottata esclusivamente in ambito nazionale, le organizzazioni dovranno realizzare un vero e proprio cambio di paradigma integrando negli obiettivi aziendali anche i principi di parità di genere tra uomo e donna.

L’efficacia delle azioni intraprese dall’organizzazione, al fine di creare un ambiente inclusivo delle diversità a sostegno della parità, coinvolgerà 6 aree fondamentali. A ciascuna di queste verranno affidati degli indicatori di performance che verranno successivamente valutati su base percentuale. Le Aree di riferimento riguarderanno:
  1. Cultura e strategia;
  2. Governance;
  3. Processi HR;
  4. Opportunità di crescita in azienda neutrali per genere;
  5. Equità remunerativa per genere;
  6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Il base ai risultati ottenuti e valutati a seguito di monitoraggio annuale e verifica ogni due anni dei KPI, le organizzazioni potranno ricevere la Certificazione della parità di genere. Alle aziende in possesso di tale Certificazione sarà concesso, nel limite di 50 milioni di euro, un esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro.

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