Agrivoltaico: l'innovazione per un'agricoltura sostenibile

28/10/2022

Il settore delle energie rinnovabili è in grande espansione e non si arresta. Tra le strade innovative che si stanno percorrendo, si distingue un ambito ancora poco conosciuto ma molto promettente in termini di efficienza energetica e sviluppo sostenibile: l’agro-voltaico.
Sistema integrato di produzione di energia solare e agricola, l’agro-voltaico è una forma ibrida di produzione di energia pulita che coinvolge da un lato l’agricoltura e dall’altro le fonti rinnovabili.
Il Ministero per la Transizione Ecologica in collaborazione con CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) – , GSE – Gestore dei servizi energetici S.p.A., ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile,  RSE – Ricerca sul sistema energetico S.p.A. – ha pubblicato le Linee guida per gli impianti agrivoltaici.
Il documento ha lo scopo di chiarire quali sono le caratteristiche minime e i requisiti che un impianto dovrebbe possedere per definirsi tale e per poter accedere agli incentivi fiscali e ai fondi del PNRR. La Consultazione Pubblica del Mite, che si è conclusa lo scorso 12 luglio, ha tenuto conto delle indicazioni riportate in quella guida ed ha individuato criteri e modalità per la concessione dei benefici volti a promuovere la realizzazione di impianti agrovoltaici (o agrivoltaici), previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al fine di contribuire al raggiungimento dei target nazionali in materia di energie rinnovabili e al contempo rendere più competitivo il settore agricolo, riducendo i costi di approvvigionamento energetico e migliorando le prestazioni climatiche-ambientali.

I beneficiari sono imprese agricole o associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un’impresa agricola; si prevede un contributo a fondo perduto nella misura massima del 40%, per la realizzazione di impianti agro-voltaici, sistemi ibridi agricoltura-produzione energetica che non compromettano l'utilizzo dei terreni dedicati all'agricoltura. Il costo di investimento massimo ammissibile è di 1.500 euro a KW. Il contributo a fondo perduto è affiancato da un incentivo tariffario, definito sulla base di procedure competitive al ribasso rispetto a una tariffa posta a base d’asta. In base a tale indicatore è formata la graduatoria che permette l’accesso al beneficio. Le risorse ammontano a circa  1,1 miliardi.
L’uscita del bando è prevista per dicembre.

Leggi l’anteprima della misura.
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