Siamo veramente sicuri che gli adeguati assetti non servano a nulla?

27/01/2025

Da alcune sentenze emanate nel corso degli ultimi anni, si evince che il “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” (D. Lgs 14/2019) obbliga gli imprenditori a operare diligentemente, predisponendo assetti che consentano di maturare decisioni anche rischiose, ma sempre informate e coerenti rispetto al quadro disponibile. L’adeguatezza dell’assetto diventa quindi sindacabile e la condotta dell’amministratore colposa solo quando l’attività è gestita senza corretti strumenti (piani industriali, budget di tesoreria, organigrammi, mansionari, etc.) che permettano decisioni informate.

Il DSCR è uno dei principali indici, richiesti dal Decreto Legislativo, che misura la sostenibilità finanziaria del debito aziendale, cioè la capacità futura (dei successivi 12 mesi) di un’impresa di onorare i propri debiti finanziari con i flussi di cassa generati dalla gestione operativa. Il DSCR è di derivazione bancaria, viene infatti definito come indice di Bancabilità, dato che viene utilizzato dagli istituti bancari per valutare la capacità di un’impresa di restituire il debito contratto.

Come si calcola?

L’indice ha al numeratore il “cash flow operativo” e al denominatore il “cash flow al servizio del debito”. Il suo risultato è fondamentale nell’analisi aziendale in quanto permette di capire se la gestione caratteristica produca un ammontare di cassa sufficiente a pagare i debiti contratti.
Si possono delineare due scenari distinti in base al suo valore:
  1. DSCR < 1.1: In questo caso, l’impresa si trova ad affrontare un deficit finanziario. I flussi di cassa generati non sono sufficienti a coprire gli oneri legati ai debiti, il che implica una situazione di stress finanziario. L’impresa rischia di non riuscire a far fronte ai propri impegni, con potenziali difficoltà nella gestione della liquidità.
  2. DSCR > 1.1: Quando il DSCR è maggiore di 1.1, l’impresa ha un flusso di cassa positivo e adeguato a coprire gli oneri finanziari. Un valore più elevato del DSCR indica che l’impresa è in grado di gestire i propri impegni con un margine di sicurezza, offrendo una maggiore protezione contro eventuali imprevisti finanziari o squilibri futuri.
In sintesi, un DSCR elevato segnala una buona capacità di gestione finanziaria, mentre un valore inferiore a 1.1 suggerisce una situazione di difficoltà nel garantire la copertura totale dei debiti.
L’obbligo alle imprese di dotarsi di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, imposto per legge, porta il rendiconto finanziario ad assumere insieme al budget economico e patrimoniale un ruolo essenziale nel calcolo del segnale d’allarme denominato DSCR (Debt Service Coverage Ratio) cioè è il «rapporto di copertura del servizio del debito».

Pareto Software è una soluzione integrata che permette attraverso i propri moduli financial e budget di calcolare tutti i segnali d’allarme richiesti dalla normativa vigente tra cui il DSCR considerando sia la parte previsionale sia quella patrimoniale. Pareto inoltre si distingue come un sistema completo di gestione, sviluppato per semplificare la redazione di reportistica gestionale e migliorare la visibilità sulla situazione economica di un’impresa. Progesa consente alle aziende di avere accesso a strumenti di reporting avanzati, generando automaticamente documenti e report dettagliati, che permettono una valutazione in tempo reale della situazione aziendale.

Nel contesto del DSCR, il software Pareto offre funzionalità che vanno oltre la semplice misurazione dell'indice. Infatti, consente alle aziende di eseguire simulazioni e previsioni per analizzare come diverse scelte strategiche possano influire sul loro DSCR e, di conseguenza, sulla loro capacità di gestione del debito. Questo tipo di analisi proattiva è fondamentale per prendere decisioni finanziarie ponderate e per evitare possibili crisi di liquidità.

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