Progetti di Ricerca per l’Economia Circolare

07/11/2019

E’ attesa per fine anno la pubblicazione del bando nazionale dedicato all’Economia Circolare che stanzia ben 140 milioni di euro su tutto il territorio.
L’intervento, inserito fra le novità del Decreto Crescita per il 2019, prevede un nuovo incentivo volto a sostenere la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse.
L’aiuto è rivolto alle imprese operanti in via prevalente nel settore manifatturiero ovvero in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, e ai centri di ricerca. Sarà possibile presentare domanda singolarmente o in partenariato.

Cosa finanzia

I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali Key Enabling Technologies (KETs) relative a:
  • innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
  • progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti  alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
  • sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  • strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  • sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  • sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri
I progetti devono avere un importo compreso fra 500 mila e 2 milioni di euro.
L’orientamento del Ministero dello Sviluppo Economico è quello di prediligere le attività di sviluppo rispetto a quelle di ricerca.

L’agevolazione è composta da un finanziamento agevolato pari al 50% delle spese e da una quota di contributo diretto alla spesa, fino al 20% delle spese (con ipotesi di differenti percentuali per grandi imprese e pmi).
Per l’attuazione della misura sono stati stanziati 140 milioni di euro.

L’apertura dello sportello per la presentazione delle domande è prevista per i primi mesi del 2020. 
 
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