MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY – Mini Contratti di Sviluppo

15/10/2024

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese, di tutte le dimensioni, che:
  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
  • sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati.
Le imprese non devono, inoltre, aver effettuato nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e devono impegnarsi a non procedere alla delocalizzazione nei due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili i piani di investimento proposti dalle imprese che, attraverso lo sviluppo e/o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP o lo sviluppo della relativa catena del valore, siano in grado di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema. I piani di investimento devono concernere i seguenti settori:
a) tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
b) tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero
emissioni nette;
c) biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i piani di investimento devono:
  • riguardare un’unica unità produttiva che deve essere ubicata nelle Regioni meno sviluppate;
  • prevedere spese ammissibili di importo non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 20 milioni di euro;
  • essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda;
  • prevedere un piano occupazionale incrementale connesso alla realizzazione dell’investimento che preveda anche l’assunzione di occupati qualificati.
Infine i piani di sviluppo possono riguardare:
  • la creazione di una nuova unità produttiva;
  • l’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente;
  • la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza;
  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente.


SPESE AMMISSIBILI

a) suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% del complessivo investimento produttivo ammissibile;
b) opere murarie e assimilate, nei limiti del 40% del complessivo investimento produttivo ammissibile;
c) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima;
d) programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50% dell’investimento complessivo ammissibile.

AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni sono concesse nella forma di un contributo a fondo perduto a copertura delle spese ammissibili secondo le seguenti percentuali:
  • piccole imprese: 55%;
  • medie imprese: 45%;
  • imprese di grandi dimensioni: 35%.

SCADENZA

Con successivo provvedimento del Ministero saranno fissati i termini per la presentazione delle domande di agevolazione.
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