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Le certificazioni di sostenibilità nel settore tessile
Le certificazioni di sostenibilità nel settore tessile
22/11/2021
Il tema della sostenibilità è centrale nell’agenda politica mondiale e anche il sistema moda italiano non può prescindere dalla tutela dell’ambiente di pari passo con la sostenibilità sociale.
La sostenibilità non è solo un’esigenza dei consumatori ma un asset strategico per le imprese del Made in Italy che devono investire in questo senso. SMI - Sistema Moda Italia - una delle più grandi organizzazioni degli industriali del tessile e moda del mondo occidentale, con quasi 50.000 aziende associate, che occupano circa 400.000 addetti guarda avanti facendo leva su una maggiore coesione delle imprese al business sostenibile. Inoltre, è stato recentemente presentato al MISE un articolato piano di rilancio del tessile al cui caposaldo c’è la sostenibilità in sinergia con la circolarità. Ma quali sono le garanzie per poter attuare la sostenibilità nella filiera? Il fashion sostenibile è garantito dalle certificazioni tessili che sono la base di una moda ecosostenibile, circolare, etica e cruelty free. Sono tante, di diversi tipi: settoriali, generali, di prodotto, di processo. Le certificazioni nel settore tessile e moda sono un vero e proprio ginepraio. Diventa difficile orientarsi non solo per il consumatore, ma anche per le aziende operanti nel settore che sono determinate a costruire la propria strategia di sostenibilità. Attualmente esistono certificazioni, marchi, standard, commitment e agreement: tutti strumenti diversi e con finalità differenti, ma che hanno come obiettivo comune quello di rendere evidente l’impegno e la responsabilità delle aziende in determinati ambiti. Gli ambiti sono: certificazioni ambientali, a loro volta suddivise per il tessile organico e per il tessile riciclato; certificazioni sociali o etiche; e certificazioni volte a garantire il benessere degli animali allevati.
Le certificazioni sono per l’azienda, uno degli strumenti più efficaci per evitare il greenwashing e per continuare a innovare se stessa, poiché sono un sistema di misurazione obiettivo che porta a dei miglioramenti nel lungo periodo. La verità costruita sulla carte deve però avere come unica prerogativa quella di corrispondere al vero: trasparenza e sostenibilità sono parole vuote, se non sono accompagnate da azioni concrete. Le azioni concrete devono essere riconoscibili sul prodotto che vogliamo acquistare e niente è più evidente di un’etichetta. A tal proposito, vediamone alcune:
Certificazioni ambientali
OEKO-TEX®
È un sistema di controllo per i prodotti tessili (materie prime, semilavorati, prodotti finiti) in tutte le fasi di lavorazione. Garantisce che i prodotti tessili non contengano o rilascino sostanze dannose per la salute. Offre diversi standard in base alle esigenze dell’azienda, tra cui quelli per il settore tessile/moda più noti sono: OEKO-TEX® STeP – Sustainable Textile Production e OEKO-TEX® – Made in Green.
ISO – International Organization For Standardization
Sono standard internazionali relativi alla sostenibilità ambientale, tra quelli più riconosciuti annoveriamo l’ISO 14001 che stabilisce i requisiti per i sistemi di gestione ambientale e lo standard ISO 14024 riguarda l’etichettatura.
Eu-Ecolabel
È un marchio europeo di certificazione del ridotto impatto ambientale in tutto il ciclo di vita dei prodotti o dei servizi di un’azienda. Garantisce elevati standard prestazionali ambientali.
From Cradle to Cradle™
È uno standard di qualità che valuta la sicurezza di un prodotto relativamente agli aspetti sociali, ambientali e di progettazione per il riutilizzo dei materiali, attraverso il riciclo o il compostaggio.
Nello specifico, per il tessile organico
GOTS – Global Organic Textile Standards
Attesta l’utilizzo di fibre naturali provenienti da agricoltura biologica, come cotone, lino, canapa e lana. Certifica che ogni passaggio della catena di fornitura dei prodotti organici segua rigidi criteri ecologici e sociali: dalla coltivazione all’etichettatura del prodotto finito.
OCS – Organic Content Standard
Garantisce l’origine biologica delle fibre tessili nei prodotti che contengono dal 5% al 100% fibre naturali certificate biologiche, e la loro tracciabilità lungo tutta la filiera di produzione.
BCI – Better Cotton Initiative™
Certifica la creazione di prodotti tessili di cotone provenienti da coltivazioni sostenibili.
Ecocert®
Ecocert certifica che i tessuti sono stati realizzati con materiali organici cresciuti secondo l’Organic Content Standard. L’obiettivo di questo standard è quello di garantire la tracciabilità e l’integrità delle materie prime durante tutte le fasi produttive.
Per il tessile riciclato
GRS – Global Recycled Standard
Analizza fortemente l’aspetto dei requisiti ambientali e chimici dei prodotti, i quali devono contenere almeno il 20% di materia prima riciclata.
PSV – Plastica Seconda Vita
è un sistema di certificazione ambientale di prodotto dedicata ai materiali - anche tessili - ed ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici.
Certificazioni etiche
FAIRTRADE
Attesta che un prodotto tessile è stato realizzato nel rispetto dei loro diritti dei lavoratori e gli agricoltori e secondo i criteri del commercio equo.
FWF – Fair Wear Foundation
Garantisce determinate condizioni ai lavoratori coinvolti in ogni stadio del processo produttivo.
Get It Fair®
Certificazione italiana recentissima che supporta le aziende che vogliono migliorare in termini di sostenibilità e responsabilità sociale, dai materiali utilizzati fino al prodotto finito.
Certificazioni volte a garantire il benessere degli animali allevati
RWS – Responsible Wool Standard
Riguarda la lana e garantisce la provenienza da allevamenti dove viene rispettato il benessere degli animali e il terreno viene gestito in maniera responsabile.
RMS – Responsable Mohair Standard
Garantisce che il mohair utilizzato per la produzione di un filato o di un tessuto provenga da aziende agricole che attuano una gestione sostenibile del territorio e dell’allevamento zootecnico.
RDS – Responsible Down Standard
Assicura che tutti gli elementi di imbottitura dei prodotti tessili identificati come piumini siano stati ottenuti da animali ai quali non sia stato causata alcuna sofferenza nè stress inserendo anche un elemento di tracciabilità delle materie prime.
Altre certificazioni per i diritti animali incentivano i brand a rinunciare all’utilizzo di materiali di origine animale come pellicce, piume, pelle, seta e lana. Tra le più diffuse PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) e Fur Free.
Ulteriori approfondimenti potranno essere trattati con inostri consulenti relativamente alle tematiche:
FSC per la viscosa
LCA
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