Industria 5.0: cos'è e cosa comporta?

19/07/2023

La quarta rivoluzione industriale ha lasciato insolute le problematiche socio-ambientali come disuguaglianze, inquinamento, minacce ai diritti fondamentali della persona e alla democrazia, quindi l’INDUSTRIA 5.0 vuole rappresentare quella rivoluzione culturale che la riposiziona nella contemporaneità in cui opera.
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Che cos’è l’Industria 5.0?

L’Industria 5.0 è una cooperazione uomo-macchina, che ha l’obiettivo di dare valore aggiunto alla produzione creando prodotti personalizzati che rispondano alle richieste dei consumatori, tenendo in considerazione anche l’ambiente. Denominata anche Collaborative Industry.
L'Industria 5.0 si basa sullo sviluppo delle tecnologie 4.0 sempre più avanzate, che stanno conducendo i Cyber Physical System (Cps) e i dispositivi IoT ad essere sempre più performanti. Dall’Unione Europea si evince infatti che “Industria 5.0 è in grado di apportare benefici all’industria, ai lavoratori e alla società”, conducendo l’“Industry 5.0: verso una industria europea sostenibile, human centric e resiliente”.

L’impatto sulle aziende

L’industria 5.0 creerà un centro del nuovo modello di produzione industriale, dato l’approccio human centric, la sostenibilità e la resilienza, andando pertanto a impattare fortemente sui modelli di organizzazione produzione delle aziende.
Per human centric si intende quell’approccio in cui la tecnologia del processo di produzione deve essere adattata alle esigenze del lavoratore e in cui i sistemi e le piattaforme non interferiscano con i diritti fondamentali dei lavoratori, evitando così la perdita di posti di lavoro. Va sottolineato che per la Commissione Ue tutte le soluzioni innovative dovrebbero rendere i luoghi di lavoro più inclusivi e più sicuri per i lavoratori e aumentare la soddisfazione e il benessere. L’Industria 5.0 pone dunque l’uomo al centro del modello produttivo e questo aspetto più sociale e umano assicura che l’uso della tecnologia non violi i diritti fondamentali dei lavoratori, come il diritto alla privacy, l’autonomia e la dignità umana.
La sostenibilità guarda all’efficienza energetica e alla capacità di produzione delle energie rinnovabili con lo scopo di ridurre più del 50% delle emissioni di carbonio per il 2030. Per raggiungere questo risultato si devono sviluppare processi circolari che riutilizzino e riciclino le risorse naturali, riducano gli scarti e minimizzino l’impatto ambientale.
Per resilienza si ha come obiettivo quello di sviluppare la robustezza nella produzione industriale e delle infrastrutture critiche, permettendo così all’industria di adattarsi ai cambiamenti, anche avversi, raggiungendo risultati positivi. I benefici della resilienza nel lungo periodo conducono a una competitività e internazionalizzazione del settore.

Quali sono le differenze con Industria 4.0

L’Industria 5.0 è la conseguenza di come si sia evoluta l’Industria 4.0 e non un’evoluzione diretta. Per la Commissione Europea la quarta rivoluzione industriale ha posto il proprio focus sulla digitalizzazione dei processi e sull’uso di tecnologie evolute, come l’intelligenza artificiale per aumentare produttività ed efficienza dei processi, senza prestare però attenzione al ruolo dei lavoratori e alla transizione verso modelli di sviluppo più sostenibili, dal punto di vista sociale ed ambientale. Il cambio alla base di questa nuova era dell’Industria 5.0 è che la tecnologia dei modelli di produzione è al servizio dell’uomo e della società per delineare un futuro in cui la collaborazione uomo-macchina possa divenire reale.

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